In Svizzera l’energia elettrica rappresenta circa il 56 % della produzione di elettricità. Nel caso delle centrali ad accumulazione con pompaggio viene considerato soltanto l’energia prodotta con acqua accumulata in modo naturale. Di conseguenza, le centrali di solo ricircolo non sono indicate nella rappresentazione grafica. Per le centrali idroelettriche di confine è indicata la quota di produzione riservata alla Svizzera.

Grazie alla sua topografia e al considerevole volume medio delle precipitazioni sul suo territorio, la Svizzera offre condizioni ideali per l’utilizzazione della forza idrica. Lo sfruttamento di questa fonte di energia è iniziata verso la fine del diciannovesimo secolo e conobbe un vero e proprio boom tra il 1945 e il 1970. In questo periodo furono costruite nuove centrali ad acqua fluente e tutti i grandi impianti ad accumulazione del Paese.

Ancora nei primi anni Settanta quasi il 90% della produzione indigena di energia elettrica proveniva dallo sfruttamento della forza idrica. In seguito all’entrata in esercizio delle centrali nucleari svizzere, questa quota è scesa gradualmente fino al 60% intorno al 1985; oggi si attesta sul 56% circa. La forza idrica continua ad essere la nostra principale fonte indigena di energia rinnovabile.

In Svizzera vi sono attualmente 604 centrali idroelettriche (contando solo quelle con una potenza di almeno 300 kW) che ogni anno producono mediamente circa 36’031 GigaWattora (GWh/a) di energia elettrica. Di questi, il 47,6% circa è prodotto in impianti ad acqua fluente, il 48 % in impianti ad accumulazione e il 4,4% in impianti ad accumulazione con pompaggio. Circa il 63% di quest’energia proviene dai Cantoni di montagna Uri, Grigioni, Ticino e Vallese. Notevoli quantità di energia idroelettrica sono prodotte anche nei Cantoni di Argovia e Berna. Circa l’11% dell’energia idroelettrica svizzera proviene da impianti binazionali situazioni lungo i corsi d’acqua di confine.

Lo sfruttamento della forza idrica, genera un giro d’affari di circa 1,8 miliardi di franchi (calcolando in 5 ct./kWh alla centrale il prezzo dell’energia), costituisce un importante ramo dell’economia energetica svizzera.

Con la Strategia energetica 2050, entro il 2050 la Confederazione intende aumentare la produzione annuale media di energia elettrica proveniente dalla forza idrica a 38’600 GigaWattora (GWh/a) (37’400 GWh/a entro il 2035). Per poter sfruttare il potenziale realizzabile, si dovrà da un lato ammodernare e potenziare le centrali esistenti, dall’altro costruire nuovi impianti idroelettrici, sempre nel rispetto dei tutela dell’ambiente. La Confederazione vuole utilizzare la forza idrica attraverso diverse misure attuare nel quadro del primo pacchetto misure di strategia energetica 2050. A questo riguardo, si rivelano strumenti idonei la rimunerazione per l’immissione di energia a copertura dei costi per le nuove centrali idroelettriche con potenza fino a 10 MegaWatt e gli investimenti previsti nell’ ammodernamento e nel potenziamento degli impianti idroelettrici con potenza fino a 10 MegaWatt. Oltre a queste, sono previste diverse misure intese a migliorare le condizioni quadro della forza idrica (interesse nazionale, strategia di potenziamento delle energie rinnovabili, semplificazione delle procedure di autorizzazione) nonché misure di sostegno nel quadro del programma SvizzeraEnergia.