Nikola Tesla era di nazionalità serba ma nacque nella cittadina croata di Smilijan la notte fra il 9 e il 10 luglio del 1856. Suo padre Milutin era un sacerdote ortodosso mentre sua madre, Duka Mandic, pur non essendo una donna istruita (non aveva frequentato la scuola per accudire i propri fratelli e le proprie sorelle minori dopo la malattia che aveva reso cieca la madre) era dotata di una memoria e di una capacità d’inventiva davvero prodigiosa. Tesla per sua fortuna ereditò entrambe le qualità dei suoi genitori, il rigore morale del padre e le eccezionali doti intellettuali della madre, una donna che come lui stesso amava ricordare brevettato un modo per estrarre dalle fibre vegetali il filo che poi utilizzava nei lavori di ricamo .Tesla dal canto suo, venne attratto dalla scienza e dalla tecnica già all’età di 4 anni, Quando strofinando la mano sul pelo del suo gatto domestico vide il formarsi di alcune scintille, un comune effetto elettrostatico che lo incuriosì a tal punto da lanciarlo alla scoperta dei fenomeni elettrici per il resto della vita. Così dopo aver terminato gli studi di fisica e di matematica al Politecnico austriaco di Graz (contemporaneamente aveva iniziato a studiare filosofia all’Università di Praga), ha iniziato a studiare ea lavorare tra le 20 e le 22 ore al giorno per dedicarsi alla formazione.All’età di diciassette anni si accorda di una capacità di concentrazione così straordinaria da riuscire a vedere “materialmente” davanti a sé tutto ciò che immaginava senza poter più distinguere il mondo reale da quello virtuale. Appena divenne ingegnere utilizzò questa facoltà per passare dall’intuizione all’invenzione perfetta in ogni minimo dettaglio direttamente nella sua mente matematica senza avere alcun bisogno di prototipi reali. Alcune fonti affermano inoltre che Nikola Tesla, per sua stessa ammissione, era un ingegnere ed un fisico visionario che riceveva le intuizioni da un profondo stato di astrazione mentale. Molti anni dopo, nel 1899, mentre stava conducendo esperimenti nel suo laboratorio di Colorado Springs, ricevette un segnale radio che si ripeté continuamente.In tale occasione affermò di avere captato un messaggio radio proveniente dallo spazio ma venne ridico dal mondo accademico. Oggi però sappiamo che esistono effettivamente dei “rumori di fondo” che vagano all’interno della nostra galassia e che alcuni di essi possono essere effettivamente scambiati (vista la loro ripetitività) per messaggi intelligenti. E nonostante lo scetticismo dell’epoca è sempre a Tesla che dobbiamo la prima scoperta delle onde radio provenienti dal cosmo. Nikola Tesla si dedicò e corpo allo sviluppo di motori elettrici e di impianti di illuminazione che i principi della corrente alternata.E così, nel 1881, mentre lavora come disegnatore e progettista all’Engineering Department del Central Telegraph Office, inizia ad elaborare il concetto della rotazione del campo elettromagnetico che può essere utilizzato in seguito. L’anno successivo si trasferì a Parigi per lavorare alla Continental Edison Company e nel 1883 realizzò il primo motore a induzione di corrente alternata della storia. E fu proprio durante la fase di progettazione e di costruzione di quest’ultimo che fu senza fiato tutti i colleghi e gli operai che ebbero modo di assistere in prima persona al suo straordinario, quanto inusuale metodo di lavoro. Un modus-operandi che è risultato semplicemente per qualunque altro scienziato a lui precedente, postumo o contemporaneo.E ciò in quanto, come anzidetto, non gli era necessario passare attraverso la fase dei prototipi, le invenzioni sono state rielaborate esclusivamente nella sua mente fino a quando non raggiungevano la perfezione. Così una volta terminata la fase della ideazione disegnava il progetto che poi passava direttamente alle catene di montaggio. Nel 1884, il giovane Tesla si imbarcò alla volta degli Stati Uniti per entrare a lavorare nel team dell’inventore più ricco e celebrato di allora, Thomas Alva Edison. La sua speranza era quella di ricevere i mezzi finanziari e le strutture per continuare la sperimentazione e realizzare così tutte le sue invenzioni. Aveva se solo una lettera di presentazione che sbalordì persino Edison.A scriverla fu Il migliore ingegnere di Edison alla Continental Edison Company di Parigi e recitava Quanto segue: La SUA speranza epoca Quella di Ricevere i Mezzi finanziari e le Strutture per continuare la Sperimentazione e Realizzare Così Tutte le Sue Invenzioni. Aveva se solo una lettera di presentazione che sbalordì persino Edison. A scriverla fu Il migliore ingegnere di Edison alla Continental Edison Company di Parigi e recitava Quanto segue: La SUA speranza epoca Quella di Ricevere i Mezzi finanziari e le Strutture per continuare la Sperimentazione e Realizzare Così Tutte le Sue Invenzioni. Aveva se solo una lettera di presentazione che sbalordì persino Edison.A scriverla fu il migliore ingegnere di Edison alla Continental Edison Company di Parigi e recitava quanto segue:
“Nella mia vita ho conosciuto solo due grandi uomini, uno è lei Mr Edison e l’altro ce lo ha di fronte.”
Edison allora, incuriosito ma allo stesso tempo irritato per essere stato messo sullo stesso piano di uno sconosciuto e squattrinato ingegnere appena immigrato, concesse immediatamente udienza a Tesla affinché gli esponesse i concetti della sua scoperta relativa alla corrente alternata. Ma quando comprese meglio di cosa si trattava affermò che una tecnologia simile non poté mai poter funzionare.In questo modo cercò di proteggere il futuro del suo giro d’affari legato ai diritti sui brevetti a corrente continua, ovvero il tipo di elettricità che oggi si usa quasi esclusivamente per le batterie. Lo scienziato serbo tuttavia non si perse d’animo e accettò comunque di lavorare duramente per Edison nell’esecuzione di altri progetti poiché aveva un assoluto bisogno di danaro. A fronte degli impegni lavorativi assunti per la modifica dei generatori di corrente continua, Edison promise a Tesla un compenso di ben 50.000 $ con una stretta semplice di mano tra “gentiluomini”. Ma non quest’ultimo termine il appena affidatogli si vide rifiutare il credito maturato sulla base del fatto che non aveva stipulato alcun contratto scritto.Edison infatti liquida Tesla con la celebre frase: “Mr. Tesla, voi non capite il nostro humor americano!”.
La guerra delle correnti
Dopo il “divorzio” di Edison Tesla fu costretto a lavorare per circa un anno come manovale in una ditta di scavatori. Nel maggio del 1885 però, il magnate di Pittsburgh George Westinghouse acquistò tutti i suoi brevetti sui motori a corrente alternata fondando la Westinghouse Electric Company ed iniziò la famosa guerra delle correnti contro Edison. Il confronto commerciale terminò con la vittoria di Westinghouse ma i costi economici che quest’ultimo dovette sopportare furono enormi. Inoltre Westinghouse doveva dei compensi altissimi proprio a Tesla e se li avesse pagati sarebbe finito in bancarotta.Tesla allora si recò in soccorso di Westingouse affermando: “I benefici che deriveranno alla società dal mio sistema di corrente alternata polifase è per me più importante dei soldi che entreranno nelle mie tasche. Signor Westinghouse, voi salverete la vostra azienda così potrete acquistare le mie invenzioni. Qui c’è il vostro contratto e qui c’è il mio, li strappo a pezzetti e non avrete più problemi con le mie royalties”. Un episodio da cui trapare quanto Tesla sia sempre statos con sé stesso. Egli infatti aveva sempre affermato che lo scopo ultimo della scienza fosse il miglioramento delle condizioni dell’umanità e quindi non esitò a sacrificare se stesso per il bene comune.Grazie a questo gesto, Westinghouse rimase nel mondo del business e poté continuare a produrre i dispositivi a corrente alternata inventati da Tesla. Schivo dal successo personale ed egoistico, egli era felice di trasmettere il proprio successo agli altri. E fu proprio la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica alternata a condurre poi l’umanità nella cd epoca moderna. Ciò in quanto la corrente continua di Edison oltre ad offrire prestazioni minori a costi molto più elevati non poteva essere distribuito oltre i 3 km di distanza a causa della forte resistenza elettrica che sviluppa sui cavi conduttori).Tesla impiegò ogni centesimo guadagnato per reinvestire in ricerca e ricerca inventando tra le molte cose, la bobina a circuito risonante, ovvero un trasformatore ad alto voltaggio che poi uno strumento indispensabile per la fornitura della corrente alternata sulle distanze. Per Tesla insomma il vero successo personale era poter condividere le proprie scoperte con gli altri, ovvero condividere al progresso dell’umanità intera. Sugli scopi il vero uomo di scienza bastare, egli affermò: “L’uomo di scienza non mira ad un risultato immediato. Egli non si aspetta che idee avanzate siano immediatamente accettate. (…) Il suo dovere è fissare i principi fondamentali per quelli destinati a venire dopo e presentare loro la strada”.Tesla inoltre sosteneva di avere scoperto come imbrigliare l’etere, ovvero una fonte inesauribile e gratuita di energia che permea tutte le cose compreso lo spazio vuoto. Per tali affermazioni venne definito folle dal resto del mondo accademico ma in epoca moderna tale forma di energia è stata riscoperta sotto il nome di energia del vuoto quantistico e misurata sperimentalmente con l’effetto Casimir. ovvero una fonte inesauribile e gratuita di energia che permea tutte le cose compreso lo spazio vuoto. Per tali affermazioni venne definito folle dal resto del mondo accademico ma in epoca moderna tale forma di energia è stata riscoperta sotto il nome di energia del vuoto quantistico e misurata sperimentalmente con l’effetto Casimir.ovvero una fonte inesauribile e gratuita di energia che permea tutte le cose compreso lo spazio vuoto. Per tali affermazioni venne definito folle dal resto del mondo accademico ma in epoca moderna tale forma di energia è stata riscoperta sotto il nome di energia del vuoto quantistico e misurata sperimentalmente con l’effetto Casimir.
La trasmissione di energia senza fili
Nel maggio del 1899, Tesla si recò a Colorado Springs dove istallò un nuovo laboratorio per condurre una serie di esperimenti tra cui valutare la possibilità di trasmettere energia attraverso i media naturali come la terra, l’acqua e l’ atmosfera. Egli riteneva infatti praticabile trasmettere energia elettrica a località lontane senza la necessità di ricorrere ai fili conduttori.Aveva cioè scoperto che la Terra aveva determinato voltaggi e frequenze si era comportata come un ottimo conduttore di energia elettrica. Inoltre, dall’osservazione diretta dei rovesci temporaleschi aveva notato un fenomeno insolito, i suoi sensibili oscillatori, non captavano tutte le scariche elettriche dei fulmini. Indagando ragioni di un tale comportamento anomalo dei suoi ricevitori scoprì le proprietà nascoste delle onde stazionarie, le quali, un suo parere potrebbe essere utilizzato per energia elettrica senza qualunque apprezzabile su tutto il globo.Sfruttando queste conoscenze, riprodusse artificialmente le scosse delle folgori con la sua bobina da cento milioni di volts per creare onde stazionarie nel terreno riuscendo a trasmettere 10.000 watt di potenza a circa 40 km di distanza. Tesla però sapeva che tale tecnologia non sarebbe mai stata accetata dai suoi finanziatori che lucravano anche sulla costruzione dei tradizionali elettrodotti poichè ne avrebbe ridotto i costi di distribuzione dell’energia elettrica a zero! A ciò va aggiunto il fatto che chiunque possa ricevere energia gratuitamente semplicemente piantando un’antenna nel giardino che fosse possibile misurare e lontano pagare senza l’elettricità così assorbita. Per queste ragioni in seguito Tesla cercò di tenere l’assoluto riserbo sui veri scopi che intendeva realizzare.Egli sosteneva inoltre che la zona dell’atmosfera terrestre posta a 80 Km dal suolo, detta ionosfera, era fortemente conduttrice e che quindi anch’essa poteva essere sfruttata per trasportare energia elettrica su tutto il globo. Rimaneva però il problema tecnico di come inviare energia elettrica ad una tale altitudine e quindi tale sistema si rivelò essere la via più costosa e meno praticabile rispetto a quello di terra . Ritornato a New York, Tesla scrisse un articolo dal tono futuristico sul Century Magazine in cui affermò di poter costruire un “sistema mondiale di trasmissioni senza fili” utile per comunicare telefonicamente, inviare notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di carattere militare o privato.L’articolo catturò l’attenzione di JP Morgan, un grande banchiere d’affari che gli offrì un finanziamento iniziale di 150.000 $, in cambio del 51% delle azioni sul progetto. Nel 1901 Tesla si mise alla costruzione del suo nuovo sistema di trasmissione mondiale vicino alle di Wanderclyffe, nel Long Island dello stato di New York. Si trattava dello sviluppo e del perfezionamento dell’impianto di trasmissione già da lui utilizzato a Colorado Springs ed era caratterizzato da una struttura portante interamente in legno con un enorme cupola metallica toroidale sul vertice. Ma per quanto la Wanderclyffe Tower fosse perfettamente idonea a svolgere molte funzioni, lo scopo che primariamente Tesla voleva raggiungere con la sua costruzione era la trasmissione di elettricità senza fili in tutto il globo,un obiettivo che lo scienziato si guardò bene dal rivelare al suo finanziatore. Il 12 dicembre dello stesso anno però il mondo fu sconvolto da una notizia sensazionale: Guglielmo Marconi aveva trasmesso la lettera “S” oltreoceano da una località in Cornovaglia fino a Newfoundland, in America. Pochi infatti sapevano che l’inventore italiano aveva utilizzato ben 17 dei suoi brevetti per ottenere quel risultato e così Tesla fu costretto ad iniziare una battaglia legale contro Marconi. Ma quando qualche tempo dopo, Tesla dichiarò con un comunicato ai giornali, di poter illuminare tutta la città di Parigi con il suo tempo di Wanderclyffe, Morgan scoprì che il vero scopo di Tesla era quello di trasmettere gratuitamente energia elettrica senza fili e quindi ritirò immediatamente l’appoggio al progetto fornendo allo scienziato che fatto molto meglio a realizzare un impianto come quello di Marconi. Il super banchiere infatti aveva chiesto a Tesla solo di sviluppare un sistema di comunicazione avanzato su cui poter lucrare e non certo una tecnologia che andasse contro i suoi stessi interessi di profitto. Di conseguenza, dietro la pressione dei poteri forti, Tesla venne prima fermato ad un passo dal completamento del sistema mondiale, poi isolato da tutto il resto del ghota finanziario (non più nessuno disposto a fargli credito) e infine dimenticato da media e istituzioni insieme alle sue scoperte scomode. Dal momento della rottura storica con Morgan, Guglielmo Marconi fu elevato a una nuova “stella” internazionale delle radiocomunicazioni. Tesla invece sprofondò in un mare di debiti mentre i mass-media si accanirono contro di lui dipingendolo come un folle agli occhi del pubblico. Ciononostante una sentenza della Corte Suprema americana del giugno 1943 (caso 369, 21 Giugno 1943) sta ancora aspettando che il premio Nobel della radio venga restituito al suo vero ideatore. Tesla ha dato il proprio contributo anche all’invenzione del radar e di tutte le altre tecnologie moderne che sfruttano i principi di risonanza come gli strumenti medici diagnostici più avanzati (ad es. la TAC e la risonanza magnetica nucleare).
Il rifiuto dei Nobel:
Ancora nel 1912, Tesla godeva ancora di una discreta fama mondiale e venne persino candidato al Premio Nobel per la Fisica ma lo rifiutò per non aver ricevuto il premio nel 1909 al posto dell’italiano. Nel 1915, Tesla rifiutò di nuovo il premio Nobel per essere venuto a conoscenza del fatto che aveva acquistato condividerlo con Edison. Entrambi quindi non ricevettero tale onorificenza. E per Ironia della sorte nel 1917 gli venne attribuita una onorificenza intitolata, guarda caso, a Edison, la Edison Medal, che questa volta accettò suo malgrado come ultimo disperato tentativo per evitare l’oblio.
Un modello per gli uomini di scienza:
Tesla si mostrò sempre schivo e distaccato sia dalle ricchezze materiali che dal successo personale ponendosi così come modello ideale per tutti i veri uomini di scienza. Fino agli ultimi anni di vita rimaneva di poter ancora offrire il suo contributo al progresso e sperava ancora nell’aiuto di un finanziatore che non arrivava mai. Non ci sono notizie precise relative ai dati della sua scomparsa ma si suppone che sia morto il 7 gennaio 1943, all’età di 86 anni. Tesla proprietario solo, in una stanza d’albergo e quindi il suo corpo senza vita venne trovato circa 24 ore dopo il decesso. Più di 2000 persone presenziano al suo funerale a Manhattan, comprese personalità eccellenti e personaggi noti dell’alta società.